E’ noto che i bisfosfonati, molecole analoghe al pirofosfato con cui condividono la capacità di legarsi ai cristallidi idrossiapatite e quindi, di elevata affinità per l’osso, esercitano il loro effetto nel rimodellamento osseo sia interferendo con l’attività di riassorbimento osteoclastico sia anche mediante effetti sulle cellule osteoblastiche. Essendo inoltre poco noti i meccanismi alla base della loro attività esercitata sulla componente osteoblastica, riteniamo che lo studio dell’espressione dei geni coinvolti nel differenziamento osteoblastico in una popolazione di cellule mesenchimali trattata con bisfosfonati possa fornire utili dati relativi alla loro azione.Per valutare gli effetti dei bisfosfonati nel differenziamento osteoblastico verranno allestite delle popolazioni cellulari mesenchimali, da linee (hFOB), da placenta e da cordone ombelicale in cui verrà indotto il differenziamento osteoblastico mediante dexametasone, acido ascorbico e glicerofosfato. Secondo un timing ben preciso (3, 8 e 15 giorni dopo l’induzione osteobalstica), le colture cellulari verranno bloccate per l’analisi di espressione relativa ai geni Runx2, osterix, osteonectina, osteopontina e COLIA1. Tale studio verrà eseguito mediante estrazione di RNA, retrotrascrizione con esameri random, ed amplificazione mediante RT Real Time PCR. In particolare, l’espressione genica quantitative verrà eseguita con l’utilizzo di sonde Taqman. I dati ottenuti verranno quindi elaborati, dopo normalizzazione con un gene housekeeping, mediante Ct method per analizzare il l’espressione relativa (fold expression differences) ad un calibratore (controllo senza trattamento).