L’esercizio fisico controllato ha dimostrato la sua efficacia nell’incrementare la capacità di marcia del paziente, migliorando significativamente la limitazione funzionale correlata alla patologia e la prognosi. Un elemento di rilievo è il miglioramento della performance cardiaca dopo training; questo aspetto è stato valutato nei soggetti affetti da cardiopatia ischemica, mentre pochi sono i dati relativi a pazienti con arteriopatia periferica. Il training fisico controllato nei pazienti post-infartuati, a breve distanza dall’evento, migliora la frazione di eiezione e previene l’incremento del diametro telediastolico del ventricolo sinistro riducendo inoltre i livelli di NTproBNP, molecola che incrementa in relazione allo stretch di parete ventricolare. NTproBNP è considerato un affidabile e sensibile marker di disfunzione cardiaca. Recenti studi hanno inoltre messo in relazione, in pazienti affetti da cardiopatia ischemica, il grado di incremento di NTproBNP dopo esercizio fisico massimale con l’aumento del rischio cardiovascolare. Non vi sono dati a noi noti riguardanti l’andamento di NTproBNP in pazienti claudicanti in corso di training fisico. Ci proponiamo quindi di valutare, in pazienti con arteriopatia degli arti inferiori al II stadio di Leriche-Fontaine, privi di patologia cardiaca nota, le modificazioni della performance cardiaca (funzione sistolica, diametro telediastolico del ventricolo sinistro, NTproBNP) e dell’emodinamica periferica dopo un breve ciclo di training fisico controllato.I pazienti avranno età compresa tra 50 e 75 anni, con un ABI tra 0.5 e 0.9 all’arto più sintomatico. Sono stati esclusi i pazienti con deficit contrattile del ventricolo sinistro (FE<45%), con anamnesi positiva per evento ischemico cardiaco, con alterazioni della cinetica segmentaria del ventricolo sinistro. I pazienti arruolati seguiranno ciclo riabilitativo della durata di quindici giorni, con sedute quotidiane comprendenti: 30 minuti di esercizi aerobici; 50-60 minuti di camminata su treadmill al 70% dell’intervallo di marcia assoluto (alla comparsa del dolore ischemico il paziente sospendeva l’esercizio fino alla risoluzione della sintomatologia per poi riprendere la camminata); 20 minuti di cyclette libera. All’inizio e al termine del ciclo riabilitativo i pazienti hanno eseguito test al treadmill massimale con parametri stamndardizzati per la deifnizione dell’intervallo di Marcia. All’inizio e immediatamente al termine di ogni test effettueremo: prelievo per dosaggio NTproBNP; ecocardiografia con misurazione del diametro telediastolico del ventricolo sinistro, della frazione di eiezione e della frequenza cardiaca; ecocolorDoppler dell’ arteria femorale comune bilateralmente con misurazione del volume di flusso ad un centrimetro dalla biforcazione.