Le lesioni ateromastiche della carotide extracranica riconoscono nella endoarteriectomia un metodo di trattamento che risquote ampio consenso ed è oggi caratterizzato da bassa mortalità e morbilità. Abbiamo studiato 43 pazienti, sottoposti a tale intervento chirurgico nell'ambito di un programma di follow-up con metodica non invasiva (Duplex Scanner). L'ipertensione arteriosa è apparsa il fattore di rischio più rappresentativo nella nostra casistica ( 87%) seguita da dislipidemia (42%) e diabete (35%). Sono state analizzate l'area dell'intervento le zone immediatamente adiacenti per controllare i caratteri della riendotellizzazione e per svelare un'eventuale restenosi. Abbiamo inoltre considerato il tipo e l'entità delle lesioni ateromastiche nell'asse carotideo controlaterale: questew erano presenti in 36 pazienti, 2 dei quali presentavano occlusione completa. in 11 casi ( 30 %) la placca esibiva un aspetto fortemente irregolare ed in 5 di essi abbiamo risocntrato un classico cratere ulceroso. Questi dati preliminari indicano l'indagine ecografica B-mode ad alta risoluzione un valido presidio nello studio longitudinale di pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia carotidea, inoltre soottolineano l'importanza della correlazione dei fattori di rischio di ordine generale per il mantenimento dei rsultati positivi ottenuti.