Tradizionalmente il “commitment” alla ricerca scientifica del gruppo di docenti che fanno capo all’attuale Dipartimento di Medicina dell’Università di Verona è sempre stato elevato.
I risultati del complesso processo di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR), recentemente resi pubblici dal Ministero dell’Università, certificano e ulteriormente confermano questa attitudine dipartimentale. E’ sicuramente motivo di soddisfazione constatare che nell’area Medica ( area scientifica 06) l’Ateneo Veronese si è collocato al secondo posto a livello nazionale nel settore degli Atenei di grandezza “media” e che, in tale contesto, il Dipartimento di Medicina primeggi per voto medio normalizzato (parametro “R” pari a 1,28). Ciò significa che la qualità dei prodotti della ricerca risultavano del 28% più alti della media del settore. Come conseguenza, il Dipartimento è classificato 29esimo su 190 nel ranking di strutture analoghe ed omogenee per consistenza dimensionale sull’intero territorio nazionale, collocandosi ampiamente nel primo quartile della distribuzione complessiva.
All’interno dei settori disciplinari incardinati nel Dipartimento, vi sono varie eccellenze che sono salite sul “podio” nelle relative classifiche nazionali, quali la Dermatologia, la Reumatologia, la Patologia Generale e la Medicina Interna. E’ da rimarcare che questo positivo andamento dell’attività di ricerca si è registrato in un periodo temporale in cui la consistenza numerica dei docenti si è ridotta significativamente come conseguenza del perdurante blocco del turnover. In tal senso, vari settori scientifici che non compaiono tra i primi nelle rispettive graduatorie sono spesso sotto-dimensionati e necessitano di attive politiche di reclutamento per migliorare la loro performance. La programmazione dipartimentale degli ultimi due anni ha parzialmente ovviato ma, soprattutto, la programmazione delineata per il prossimo triennio intende ovviare a tale criticità in questi settori, anche se i risultati e l’impatto di tale azione saranno prevedibilmente percepibili e misurabili nella prossima VQR.
Sul piano delle ricadute a livello di territorio e di “terza missione”, appare ovvio in primis che l’eccellenza dimostrata sul versante della ricerca scientifica garantisce alla collettività veronese, veneta e nazionale tutta corrispondenti valori di qualità assistenziale, perlomeno per i pazienti che presentino problematiche e patologie di cui si occupano i docenti del Dipartimento. In altri termini, credo che sia possibile affermare in modo non autoreferenziale che la cittadinanza possa ragionevolmente “fidarsi” della preparazione dei docenti del Dipartimento di Medicina. Sono ( e lo dicono gli altri) tra i migliori in Italia!
Oliviero Olivieri
Direttore del Dipartimento di Medicina