La malnutrizione calorico-proteica nell’anziano si associa ad elevata morbilità e mortalità. Particolare interesse negli ultimi anni ha suscitato lo studio di mediatori periferici di fame e sazietà come la grelina (stimolo “oressigenico”) in particolare la grelina acilata, colecistochinina e peptide YY (segnali di sazietà). Poco è noto sul rapporto tra produzione di grelina in risposta a pasti differenti.
Scopo dello studio: valutare in un gruppo di 15 anziani sani confrontati con 15 giovani di controllo, l’effetto della composizione del pasto sulle dinamiche dei mediatori di fame e sazietà, in rapporto alla motilità gastrica, studiata con ecografia, sensazione soggettiva di sazietà postprandiale e andamento sierico dei nutrienti assorbiti. I dati potrebbero favorire il disegno di strategie di intervento nutrizionale atte a contrastare la tendenza nell’anziano all’anoressia.
I pasti assunti dai 2 gruppi di soggetti, contenenti il 20 o il 45% di grassi, verranno consumati da ciascun soggetto in 2 occasioni, a distanza di 10 giorni. Verranno rilevate prima del pasto oggetto dello studio, le misure antropometriche (peso, altezza), la composizione corporea con metodica DEXA, il senso di fame e sazietà con scala visivo-analogica tra 0 e 10 e prelevati campioni di sangue mezz’ora prima del pasto e 30-60-90-120-240 minuti dopo il pasto. Dal plasma di tali campioni verrà dosata la grelina acylata, la grelina totale, insulina, PYY, GLP-1, CCK. Il tempo di svuotamento gastrico verrà effettuato con metodica ecografica e misurato il diametro dell’antro gastrico prima del pasto, subito dopo e ad ogni mezz’ora per le successive 4 ore. Verrà utilizzata l’analisi statistica ANOVA per dati ripetuti per le curve ormonali fra i 2 pasti, valutando le differenze tra giovani e anziani.