4- Effetto delle proteine morfogenetiche, desametasone e vitamina A+D sulla proliferazione e differenziazione cellulare degli osteoblasti umani adulti.
I1 sistema cellulare più utilizzato come fonte per l’isolamento delle cellule ossee é quello derivante dall’impiego di calvaria di ratto embrionale o fetale. Mediante la digestione enzimatica con collagenasi della matrice non calcificata si ottengono le cellule osteoblasto-simili (OLC) capaci di proliferare e di mostrare una positività per la fosfatasi alcalina (ALP). In alternativa all’isolamento con tecnica enzimatica é possibile ottenere una coltura di OLC mediante una procedura di migrazione cellulare che sfrutta la proprietà degli osteoblasti di migrare dalla superficie endocranica dell’osso parietale e frontale su frammenti di vetro: Le cellule ottenute con questo metodo producono significative quantità di collagene di tipo 1, osteocalcina, sono in grado di mineralizzare previa aggiunta di beta-glicerofosfato e vitamina C al medium di coltura e presentano recettori di membrana per l’ormone parotideo e la vitamina D.
Le OLC ottenute con entrambe i metodi iniziano a proliferare e, una volta giunte a confluenza nelle flasks, si differenziano e sviluppano un fenotipo osteoblastico. In questa fase le cellule possono essere studiate con tecniche istologiche, immunoistochimiche e biochimiche. Le cellule possono presentare due tipi di crescita: in monostrato, a minor densità con morfologia cellulare poligonale o in multistrato, ad alta densità, con aspetto fusato; la. seconda tipologia è quella che esprime un fenotipo osteoblastico più marcato.
Questo modello sperimentale é già stato utilizzato nel corso del 1994 per valutare il grado di efficacia e le proprietà di interazione di vari fattori di crescita, vitamine ed ormoni sulla crescita cellulare e differenziazione degli osteoblasti umani del distretto mascellare.